Nasce il Comitato culturale e organizzativo de “Il Ribezzo incontra…”
Dando seguito a un’intezione originaria del progetto di sollecitazione culturale del territorio de Il Ribezzo incontra…, si è costituito il Comitato culturale e organizzativo della rassegna.
L’aspetto innovativo e qualificante del neonato organismo – cui compete non solo l’organizzazione degli incontri, ma anche la scelta delle tematiche e l’individuazione di studiosi di livello per trattarle – è il suo carattere integrato e paritario: i suoi membri, docenti e studenti insieme, non rispondono a logiche formalmente gerarchiche, ma di efficacia propositiva e realizzativa.
Per garantire un’effettiva capacità di collaborazione alle attività del contenitore culturale del liceo “Francesco Ribezzo”, gli studenti hanno dovuto produrre un progetto coerente con le linee programmatiche de Il Ribezzo incontra… e spendibile nello sviluppo della sua attività di promozione culturale.
La decisione di integrare degli studenti – sia pur selezionati – nei livelli propositivi e decisionali di una attività così delicata e impegnativa riposa sulla convinzione che ciò che davvero manca oggi ai giovani non è lo spessore e la validità delle idee e delle proposte, ma spazi e opportunità di agibilità culturale.
Se mai un esempio ha guidato questa ispirazione, è stata la figura mirabile di giovane rappresentata da Piero Gobetti, che già a diciassette anni diede vita a una rivista, Energie Nove, che fu l’inizio della collaborazione con l’allora già famoso e autorevolissimo Gaetano Salvemini.
Era il 1918, eppure noi non ci sorprenderemmo di incontrare oggi un altro Gobetti, un altro Salvemini in atto di collaborare: i tempi sono cambiati, non i giovani, né le intelligenze autentiche.
Nel nostro piccolo guardiamo quindi a quella straordinaria vicenda culturale, e umana, come a un modello, con l’obiettivo dichiarato e condiviso di contribuire a a rivitalizzare, attraverso la diffusione del sapere, quelle energie umane costruttive e solidali alle quali soltanto è legata la speranza in un futuro migliore.
I componenti del Comitato culturale e organizzativo de Il Ribezzo incontra… sono i seguenti: Angelini Luana, Antonucci Claudia, Caiazzo Francesco, Gatto Davide (coordinatore), Marchionna Giovanna, Muri Roberta, Palmisano Marco, Pugliese Maria Lucia.
Ad essi si potrà d’ora in avanti fare riferimento per sostenere con il proprio contributo di proposte, suggerimenti, interventi scritti o altro le attività già promosse o degne di prossima realizzazione de “Il Ribezzo incontra…” (Email: ilribezzoincontra@liceoribezzo.gov.it).
Francavilla Fontana, 17 novembre 2014
Gatto Davide (Coordinatore de Il Ribezzo incontra…)
Il logo: descrizione
Inscritte in una circonferenza, che però non si chiude, due linee eleganti occupano e dividono con il loro slancio sinuoso lo spazio circolare.
L’una, a sinistra, più breve, configura lo stelo di un girasole fortemente stilizzato, giallo; l’altra, a destra e più lunga, si protende verso un sole rosso e lontano, un tondo perfetto.
Alla base di quest’ultima un occhio sereno ma fermo evoca di scorcio l’ovale di un viso femminile, come femminile è il soggetto del motto che corre lunga la linea, fino al sole: “Tu che il non mutato amor mutata serbi”.
Il logo: fonti e significato
Il logo trae ispirazione da un mito antico, quello di Clizia e della sua metamorfosi, rivisitato da un grande poeta e intellettuale del Novecento, Eugenio Montale.
Clizia era una ninfa innamorata di Apollo-Sole, già nell’antichità simbolo della sapienza; essa, per il dolore di non essere corrisposta, scivolò in una forma di vita deteriore – si trasformò in un vegetale -, ma non per questo rinunciò al suo amore per Apollo: divenne allora un girasole, un vegetale sì, ma sempre orientato verso Apollo, il sole, la luce.
Montale riprese il mito di Clizia e lo rielaborò in modo altamente significativo nella raccolta La bufera e altro, messa insieme tra Secondo conflitto mondiale e immediato dopoguerra.
Ebbe modo di chiarire che la bufera della guerra era stata assunta da lui a metafora di tutte le altre bufere che le civiltà attraversano e i cui segni distintivi sono il declino morale, l’ignoranza, l’inerzia, il cinismo: un discorso – è chiaro – che vale anche per i nostri tempi.
In particolare, nel componimento La primavera hitleriana Montale eleva a emblema dell’imbarbarimento della civiltà l’occasione storica dell’incontro di Stato, nel maggio 1938 a Firenze, tra Hitler, il “messo infernale”, e Mussolini.
I due “mostri” sono accolti fastosamente da masse di comuni “cittadini” ormai ignari della loro complicità colpevole, i “miti carnefici” che il poeta però non è più disposto a giustificare: “più nessuno è incolpevole”.
Egli piuttosto addita in Clizia il modello mitico da seguire, colei che, pur “mutata”, serba un “non mutato amor” per Apollo, il sole della sapienza.
Dunque Montale, cosciente della degradazione antropologica che qualunque crisi di civiltà implica – la mutazione inevitabile di Clizia -, suggerisce come forma suprema di resistenza alla decadenza la tensione conoscitiva, lo sforzo e anche l’ostinazione a indagare gli uomini e il mondo con onestà intellettuale e senza cedimento alcuno al conformismo acritico e al fatalismo.
Un suggerimento, questo di Montale, che “Il Ribezzo incontra…” fa integralmente suo e che considera peraltro un dovere istituzionale della scuola diffondere e realizzare, con l’auspicio di contribuire a risvegliare in ciascuno la Clizia frastornata e spesso amareggiata che è dentro di noi.
Ringraziamenti
La realizzazione del logo e del motto è stata affidata all’estro creativo degli studenti, con la supervisione delle docenti di Arte – professoresse Pugliese, Quaranta e Vilei – e sulla base dello spunto offerto da Eugenio Montale.
Per impegno e concretezza di risultati si sono distinti gli studenti delle classi 4^B e 5^E, che hanno prodotto due differenti proposte che il gruppo di lavoro de “Il Ribezzo incontra…”, coadiuvato dal Preside e dalle docenti di Arte, ha deciso di utilizzare entrambe per fini diversi:
- il logo ufficiale ( in apertura di queste righe);
- lo sfondo di locandine e inviti (di seguito riprodotto).
A tutte queste persone va un sentito ringraziamento, e in particolare – per il tempo e l’impegno costruttivo con cui si sono prodigati – a Ida Ammaturo, Carmela Ardito, Cosimo Bungaro, Donato Elia, Alessia Franco, Ilaria Lanzafame, Anna Liace, Paola Memmola, Aurora Nardelli, Nicole Polimeno, Cosimo Rubino, nonché alla professoressa Pugliese, a cui il gruppo di lavoro de “Il Ribezzo incontra…”, coadiuvato dal Preside e dalle docenti di Arte, ha affidato il delicato compito della elaborazione grafica del logo ufficiale.
Il Coordinatore de “Il Ribezzo incontra…”
Davide Gatto