50 anni e non sentirli!

Dopo cinquant'anni mi sono ritrovato con i compagni della mia classe di liceo della 5ª c, l'unica classe tutta maschile che non vedevo dal giorno in cui abbiamo fatto l'esame di maturità. Alcuni è stato difficile riconoscerli perché erano molto cambiati, altri un pò meno. Ad alcuni ho dovuto chiedere il nome altrimenti non li avrei riconosciuti. Ci siamo tutti abbracciati. È stato un incontrarsi gioioso di ragazzi troppo cresciuti, ritornati sui banchi a raccontarsi una vita trascorsa altrove, in luoghi diversi, in cose diverse dagli studi intrapresi. È stato bello ascoltare le loro storie di vita, storie molto interessanti e ciascuna con dei traguardi importanti raggiunti in campo professionale e anche artistico raccontati con grande naturalezza e semplicità come se il successo ottenuto negli affari e nella carriera non avessero spento il desiderio di gogliardia che avevamo da   studenti liceali.

È stato bello e commovente ricordare anche i nostri compagni scomparsi, i loro parenti e i compagni ancora in vita ma recentemente colpiti da malattie severe e invalidanti che abbiamo accolto con grande amorevolezza fino a quando sono rimasti con noi. Ci siamo scambiati i numeri di telefono e la promessa che ci saremmo nuovamente incontrati tra non molto e questa volta con le rispettive consorti.

Il brano che ho suonato e cantato concordato con Ferdinando con le foto dei nostri compagni scomparsi che venivano proiettate su un maxi schermo mentre lo cantavo ce li ha fatti sentire vicini come se fossero ancora con noi anche loro a festeggiare e sono partiti tanti applausi a sottolineare la commozione che suscitava ogni foto che veniva proiettata. Mentre si attendeva la cena alcuni di noi si sono trasformati in Ciceroni x altri che non conoscevano le bellezze del nostro paese. La cena è stata molto abbondante e non tutti ce l'hanno fatta a mangiare tutto. La conclusione è stata una allegra schitarrata con dei brani conosciuti da tutti.

La necessità di incontrarsi e la bellezza di riconoscersi ancora ragazzi nonostante il tempo e le varie dis avventure immancabili in ogni vita ci hanno fatto riflettere non solo sul tempo che passa ma soprattutto sul bene che rimane.

E' stata una serata fantastica, mi ha molto commosso quando ci siamo ritrovati nella nostra V^ C, seduti ai nostri posti, la preside, donna straordinaria, che  ha chiesto a ciascuno di noi di raçcontare in breve il nostro percorso di vita lavorativa, il ricordo dei compagni che non sono più tra noi, la presenza di chi, per ragioni di salute,  non avrebbe  potuto parteciparvi, l'essersi ritrovati con lo spirito dei ragazzi di 50 anni fa,  che in fondo è rimasto ancora vivo in questo meraviglioso gruppo che abbraccio con grande affetto e commozione.

Una delle serate più belle della mia vita!
E’ stato molto commovente rivedere i miei cari amici e compagni di Liceo, anni tra i più importanti della nostra intera vita.
Sedersi sui banchi nella nostra classe e’ stato un momento particolarmente toccante.
A me piace molto la musica ed ho voluto dedicare una canzone (‘Your song’ di Elton John) a tutti i miei compagni di Liceo, anche a quelli che non sono più tra noi. Grazie al mio amico Fernando Festante (grande musicista!) per avermi aiutato.
Un gentile pensiero alla gentilissima Preside, che ci ha accolto molto gradevolmente e ci ha davvero fatto ritornare adolescenti!
Mi commuovo anche adesso a scrivere queste poche righe.
Spero di rivedervi tutti presto!

Un caro abbraccio a tutti,
Franco Chiarelli

Sì, è stato qualcosa di incredibile,  definirlo semplicemente incontro può  non bastare, non basta.  È come se forze e spiriti della natura  fossero confluiti insieme in quel tempo, in quel luogo! Luoghi e persone, per certi aspetti, magicamente immutati, per altri, con una vita trascorsa in mezzo.
E per questo il mio grazie infinito a tutti i miei compagni, ai loro familiari,  incontenibile la gioia che mi avete regalato. Un sentito Grazie alla Preside, la gent.ma Prof.ssa Pagano, per la sua disponibilità,   convinta e sincera partecipazione e coinvolgimento emotivo, non scontato, non dovuto, ma che invece ci ha regalato il suo affetto, la sua attenzione, un sentito interesse e ammirazione per tutti noi, con tutto il nostro bagaglio ci siamo sentiti davvero importanti. Unico neo, che non ci abbia potuto accompagnare nella festa che ne è seguita nel cuore di Francavilla. A proposito di questa bellissima festa che dire del nostro sempre uguale compagno Carlo senza la cui generosa opera non sarebbe stato possibile realizzare questa incredibile festa. Davvero senza risparmio di energie , di tempo, si è  prodigato per organizzare tutto, non lasciando nulla al caso: dal ristorante che ci ha ospitato, a tutto il coordinamento con la Preside, e le belle magliette e la coccarda  omaggio della stessa preside e della scuola realizzate con l'attuale nome della scuola RIBEZZO , per immortalare i 50 anni! 
Grazie particolare a Gianni Madaghiele (...che fra l'altro ha voluto ripercorrere anche le incoscienze di quel tempo, come venire da Roma in auto per l'irrinunciabile appuntamento e ripartire subito dopo la cena luculliana, guidando tutta la notte alla giovane età di 69 anni!) e Fernando Festante, per averci creduto dal primo momento, ad Alessio Montanaro che subito ha dato con determinazione la sua  adesione, innescando una vera reazione a catena! Grazie comunque a tutti, a chi non avevo più visto da 50 anni,   grazie a  tutti per il vostro sincero affetto, immutato anzi maturato, una cosa difficile da raccontare!
"Siamo come siamo, non siamo come siamo diventati, siamo come eravamo, siamo esattamente come eravamo, niente di più, niente di meno."